Oggi, sul blog, parliamo di un argomento che non ha a che fare con il cibo e l’alimentazione, ma che ha una importanza notevole sulle nostre abitudini quotidiane: il sonno.
Vi siete mai chiesti come mai, al mattino, vi risvegliate con mal di schiena, stanchezza o con problemi digestivi? La risposta potrebbe essere in una postura non corretta durante il sonno, un letto con un materasso non più all’altezza oppure un cuscino di forma e consistenza inadatta alle vostre esigenze.
Un materasso andrebbe cambiato ogni 5 anni, al massimo 8, perché i materiali, con l’uso e l’usura del tempo, perdono la loro elasticità e le loro caratteristiche confortevoli.
Assume quindi rilevante importanza il fatto di dedicare la nostra attenzione a far si che il sonno e la postura adottata siano in grado di garantire un riposo rigenerante e soprattutto appagante.
Mantenere a lungo la stessa posizione può portare, al risveglio, ad avere dolori, contratture o formicolii.
In linea di massima, si potrebbe pensare che sia praticamente impossibile cambiare la propria posizione di riposo; in realtà ciò è vero parzialmente, in quanto diversi studi hanno rilevato che, ognuno di noi, durante la notte, cambia posizione circa 30 volte, alla ricerca del comfort.
Se è vero che cambiamo posizione senza accorgercene, è vero anche che, utilizzando più cuscini in posizioni strategiche, è possibile riuscire a mantenere la colonna vertebrale allineata e a non schiacciare o comprimere gli organi.
Analizziamo adesso le principali posizioni, cercando di capire pro e contro.
Dormire sul dorso
La posizione supina, secondo gli esperti, è la migliore perché consente l’allineamento ottimale della colonna vertebrale, a patto che sia utilizzato un cuscino da porre sotto il tratto cervicale.
Lo spessore ottimale del cuscino non dovrebbe essere nè troppo alto, né troppo sottile; una misura di circa 20 cm rappresenta l’optimum, in modo tale da non flettere eccessivamente il rachide cervicale.
Questa postura è perfetta anche per chi soffre di reflusso, poiché non ostacola la respirazione e la deglutizione.
Per le donne, in particolare, il seno è sostenuto dai muscoli pettorali, aiutando a mantenere il tono del decolleté.
In caso di sofferenza lombare, un suggerimento è di sollevare leggermente i piedi, magari utilizzando un cuscino; le curve naturali della colonna vertebrale saranno mantenute meglio, riducendo lo stress lombare.
Dormire sul fianco
Questa postura ha dei pro ma anche dei contro. E’ importante utilizzare un cuscino per mantenere l’allineamento della colonna.
Soprattutto la posizione fetale, ostacola la respirazione e, se si tengono a lungo le gambe piegate, anche può provocare dolori articolari.
Evitare, inoltre, di tenere a lungo un braccio sotto al corpo, torpore, formicolii e indolenzimenti sono praticamente assicurati.
Infine, per le donne, questa postura non è particolarmente indicata perché si formano pieghe verticali, ad altezza seno, a causa della chiusura delle spalle e del torace.
Dormire con le braccia alzate
Questa postura è da analizzare con particolare cura, perché, oltre alla possibile insorgenza di dolori articolari, essa può essere un campanello d’allarme per il fegato.
Il nostro corpo assume determinate posizioni, a volte, per agevolare delle funzioni fisiologiche.
Le braccia sollevate, agevolano la depurazione del fegato.
Di conseguenza, se dovesse capitarvi di svegliarvi così, magari intorno alle 3 del mattino, potrebbe essere un indizio di fegato affaticato: potrebbe essere opportuno ridurre l’assunzione di zuccheri e grassi e bere una tisana, ad esempio al carciofo o al cardo mariano, durante la giornata per favorire la naturale depurazione epatica.
Dormire a pancia sotto
Dormire bocconi o proni è la postura peggiore, a differenza del dorso.
Schiaccia lo stomaco e l’intestino, la testa è tenuta lateralmente, il collo è sottoposto a torsione, la colonna vertebrale non è allineata e anche la mandibola è sotto pressione.
Infine, questa postura favorisce l’insorgenza di rughe sul volto a causa dell’attrito della pelle sulla federa del cuscino. Utilizzare federe in seta o di tessuto high-tech, può aiutare, in questo senso, a ridurre i danni di una posizione scorretta.
Scelta del materasso giusto
Anni fa, il suggerimento era di dormire su un materasso “duro”. In realtà, un materasso duro provoca stress alla colonna vertebrale.
I nuovi materiali, grazie al progresso tecnologico, forniscono maggiore scelta in base alle caratteristiche di chi vi dormirà sopra.
In particolare:
- Memory foam: esso acquista la forma del corpo e riesce a mantenerla per un certo tempo. Questo materiale è adatto a chi soffre di mal di schiena o di cervicale
- Lattice: Maggiormente elastico, è adatto a chi ha un sonno particolarmente agitato
- A molle: Adatto soprattutto a chi ha problemi di peso