Un giorno di dieta contro obesità e diabete

dieta digiuno

Il corpo umano non è progettato per mangiare tre volte al giorno. E’ una questione di abitudine, è una convenzione per noi, ma nel corso dei millenni non è stato sempre così. L’uomo è in grado di sopportare periodi di digiuni piuttosto lunghi, arrivando, in casi estremi, a resistere fino ad un mese senza cibo. Il corpo umano resiste meglio alla privazione del cibo, piuttosto che alla privazione dei liquidi o del sonno.

Il digiuno, se effettuato correttamente, favorisce un processo di depurazione profonda, liberando l’organismo dal carico di tossine e riducendo i processi infiammatori. Evitare dolcificanti, zuccheri raffinati, grassi animali, grassi idrogenati, additivi alimentari, glutine e alcol può solo migliorare la situazione.

L’astensione dal cibo stimola la produzione di una molecola, chiamata Bhb (beta-idrossibutirrato), in grado di inibire alcune parti del nostro sistema immunitario, direttamente coinvolte nei processi infiammatori. In altre parole, dopo circa 24 ore senza cibo, lievi infiammazioni come gengiviti o emorroidi, possono diminuire, in base alla loro entità e alla loro estensione.

Naturalmente a noi non interessano forme di digiuno estremo, bensì una regolamentazione dei flussi calorici della durata di circa 14 ore, comprese le ore notturne. Da notare che, durante il digiuno, sono ammesse acqua, tisane non dolcificate e infusi depurativi.

Il digiuno è uno degli strumenti per recuperare il rapporto con il cibo; infatti, dopo un periodo di deprivazione calorica, il ritorno all’alimentazione normale, fornisce maggiore sensibilità delle papille gustative, in grado di reagire maggiormente all’eccesso di sapidità.

Anche il professor Umberto Veronesi, oltre ad uno stile di vita salubre, praticava una volta al mese, 24 ore di digiuno.

Colazione

Per colazione, mirtilli e frutti di bosco sono indicati, grazie al loro indice glicemico bassissimo, insieme ad una tisana o una tazza di tè bianco, che ha un basso contenuto di caffeina.

Il caffè di cicoria, rispetto al caffè tradizionale, favorisce le funzioni depurative, a vantaggio delle funzionalità epatiche.

Pranzo

A pranzo è opportuno scegliere vegetali e verdure a foglia, in particolare insalate, da condire con 2 cucchiai di olio extravergine di oliva, da distribuire nel corso della giornata.

Sono da evitare cereali, patate, legumi, carote o rape, e in genere, i vegetali contenenti amido.

Cena

Vegetali anche a cena, ma cotti: sono più semplici da digerire e favoriscono la depurazione.

Le fibre, contenute nelle verdure, grazie alla cottura, riducono i processi fermentativi, a vantaggio della mobilità intestinale.

In particolare, si suggerisce il consumo di vegetali non amidacei, privilegiando i prodotti di stagione, freschi. I metodi di cottura possono essere in padella, al vapore ma anche passate.

Movimento

Un’ultima cosa: diminuire l’apporto calorico, rallenterà il metabolismo basale (BMR). E’ come se il corpo andrà in risparmio energetico.

Per contrastare questo rischio, c’è solamente un modo: fare esercizio fisico, per evitare di perdere tono e massa muscolare.

Ma non è necessario un work-out o una maratona: basta mezz’ora di camminata a passo svelto (5-6km/h) oppure di sollevamento di piccoli pesi 2-3 volte a settimana.

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Un giorno di dieta contro obesità e diabete

di Marzia Di Stefano tempo di lettura: 2 min
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