Vitamina A e tiroide

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Cosa è la vitamina A, di cui non si sente parlare spesso? Essa è anche chiamata retinolo ed appartiene alle vitamine liposolubili, che possono essere accumulate in organi come il fegato, che ne fanno scorta e possono rilasciarla quando il corpo ne ha più bisogno.

Si è sempre saputo che la vitamina A fosse importante per la vista, perché insieme ai carotenoidi, costituisce la rodopsina, una sostanza presente sulla retina che dà all’occhio la sensibilità alla luce.

Si sente poco parlare di carenze di vitamina A, poiché è molto rara, in quanto sono necessari molti mesi di alimentazione carente prima che compaiano i sintomi da deficit, però una sua carenza può rallentare la tiroide e causare fenomeni di autoimmunità.

In questa situazione di carenza, può causare diverse problematiche: può ridurre l’assorbimento dello iodio tiroideo e l’incorporazione dello stesso nella Tireoglobulina, che potrebbe far aumentare le dimensioni della tiroide, alterare la produzione del TSH e, di conseguenza, anche i livelli di ormoni tiroidei.


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Assumere vitamina A utilizzando alimenti o integratori, ha dimostrato di apportare dei benefici anche nei bambini carenti di iodio, riducendo il TSH, la Tireoglobulina e la dimensione della ghiandola tiroidea. La vitamina A ha ulteriori funzioni, come, ad esempio, il miglioramento della risposta immunitaria quando il nostro organismo riconosce una sostanza esterna. In questo caso, il sistema immunitario, per fronteggiare la situazione, attiva i linfociti T e B.

La vitamina A ed il suo recettore sono modulatori di questo sistema, più tecnicamente, regolatori di tipo epigenetico. Infatti, sembra evidente come il legame della vitamina A ai suoi recettori migliori la risposta immunitaria, inibendo la differenziazione dei linfociti Th1 e dei TH17, mentre il contrario si verifica in caso di carenza di vitamina A, aumentando il rischio di insorgenza di patologie autoimmuni, come la tiroidite di Hashimoto.

In quest’ultimo caso, in presenza di patologie autoimmuni e tiroidee, la scelta opportuna da fare sarebbe di dosare i livelli di vitamina A nel sangue per evitare di incorrere in deficit deleteri, magari prevedendo, insieme al proprio medico, l’assunzione di integratori.

La vitamina A negli alimenti

La vitamina A possiamo trovarla in moltissimi alimenti, nell’olio di fegato di merluzzo, nel fegato, nel tuorlo d’uovo, nel burro, ma anche in molti ortaggi come carote crude, spinaci, cavolo, broccoli, verze, aglio, olio di germe di grano, prezzemolo, tarassaco, crescione, zucca, spinaci freschi, cicoria, pomodoro, lattuga.

Tra la frutta, sono una fonte di vitamina A i frutti di colore giallo/arancione come melone, albicocca, pesca, arancia e anguria.


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Vitamina A e tiroide

di Marzia Di Stefano tempo di lettura: 2 min
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