Durante il processo di dimagrimento, oltre al regime dietetico ipocalorico, ci sono diversi aiuti, totalmente naturali, privi di rischi, facilmente reperibili, che possono aiutarti a raggiungere il tuo agognato obiettivo: la sconfitta definitiva del grasso addominale. Questi superintegratori, possono aiutarti a riequilibrare i processi digestivi, a sbloccare il metabolismo e a ridurre le porzioni di cibo, favorendo il senso di sazietà.
Fico d’India
Il fico d’India, estremamente diffuso in Sicilia e nel meridione, scientificamente detto Opuntia ficus-indica, nativo del Messico, ha proprietà lassative e diuretiche. E’ ricco di fibre, minerali, vitamine e antiossidanti, favorisce il senso di sazietà e il senso di fame fuori orario.
Inoltre, consente di assimilare meno grassi, meno zuccheri, agevola il transito intestinale e influisce positivamente sulla glicemia.
L’estratto di fico d’India, ricco di vitamina B3, rallenta il metabolismo degli zuccheri, prevenendo la formazione di adipe sui fianchi, sui glutei e sulla pancia.
Si acquista in farmacia o in erboristeria, sotto forma di estratto in compresse. Ne puoi prendere tre al giorno: una da 500mg dopo colazione, dopo pranzo e dopo cena, accompagnandola con un bicchiere d’acqua oligominerale.
E’ anche possibile aggiungere il fico d’India a pezzetti alla macedonia o ai frullati.
Papaya e polvere di guar
La polvere della papaya fermentata è un antiossidante piuttosto potente in grado di contrastare efficacemente la degenerazione lipidica, di prevenire malattie cardiovascolari e di favorire le funzioni intestinali. Gli enzimi in essa contenuti e, in particolare la papaina, favorisce l’assimilazione del cibo, evitando che l’intestino si trovi ad affrontare cibo non digerito che, conseguentemente, provoca gonfiore.
La farina o polvere di guar si ricava dal trattamento meccanico di macinazione dei semi di una pianta appartenente alla famiglia delle leguminose: la Cyamopsis tetragonoloba.
Le fibre contenute e il particolare meccanismo con cui i polisaccaridi contenuti in questi semi si gonfiano a contatto con l’acqua, formando una massa gelatinosa, aiuta e favorisce il senso di sazietà e il controllo della fame.
Come utilizzarli? In un bel bicchiere d’acqua, sciogli una bustina di papaya fermentata e, dopo aver mescolato bene, aggiungi mezzo cucchiaino di polvere di guar. Bevi mezz’ora prima di pranzo e di cena, avendo l’accortezza di bere abbondantemente acqua minerale durante la giornata.
Tarassaco
Soprattutto per le donne in menopausa, maggiormente soggette a fenomeni di ritenzione idrica, particolare attenzione deve essere fatta al drenaggio, in modo da poter agire sui tessuti adiposi maggiormente compatti e infiammati.
La radice del tarassaco, detta Taraxacum officinale, consente la preparazione di un infuso, con dentro un cucchiaio di radici essiccate in una tazza di acqua bollente, oppure può essere assunta come tintura madre, con una posologia di 20-30 gocce in un bicchiere di acqua minerale, prima dei tre pasti principali. Il trattamento va seguito per un mese e non di più.
Inositolo
Questa sostanza, poco conosciuta, ma reperibile in farmacia e in erboristeria, sotto forma di compresse o tavolette, favorisce la diminuzione del livello di insulina nel sangue.
Una dose al giorno, in un bicchiere d’acqua, per un mese a ogni cambio stagione, garantirà risultati ottimali, soprattutto per le donne in menopausa.
Forskolina
La forskolina è un’erba aromatica, il cui nome scientifico è Coleus forskohlii, con spiccate proprietà bruciagrassi. Già scoperta dalla medicina ayuverdica per la cura dei disturbi del circolo, favorisce la lipolisi, lo scioglimento del grasso nel tessuto adiposo, anche quello in profondità.
Si trova in farmacia o erboristeria, in capsule. La dose consigliata è 1-2 capsule al giorno a stomaco vuoto.
Cimifuga
La Cimifuga racemosa è una pianta originaria del Nord America, ricca di glicosidi tripterpenici, utilissimi per alleviare i disturbi come emicranie, sudorazione notturna e disturbi del sonno.
Una capsula di estratto secco, due volte al giorno, con un bicchiere d’acqua, durante i pasti, fino alla scomparsa dei disturbi.