La domanda del giorno, che spesso i miei clienti pongono, è se possono mangiare il kebab, magari il sabato.
Da dove viene
Il kebab è un piatto che ha origine in Turchia ed è diventato popolare nel nostro paese a seguito dei consistenti flussi migratori degli ultimi anni. Le varietà di carne impiegate nella sua preparazione includono agnello, manzo e pollo. Il maiale non viene utilizzato per ragioni religiose.
C’è comunque differenza tra il kebab preparato nel paese di origine, di qualità molto più alta perché preparato con ingredienti freschi, trattati prima della cottura, con spezie come cumino, cannella, origano, menta, peperoncino e altra ancora. Preparazione diversa rispetto alla maggior parte dei locali presenti nelle nostre città.
E’ comunque importante scegliere con cura il luogo dove andare a mangiare questa pietanza… qualche anno fa, una ricerca inglese ha fornito dati poco confortanti: oltre il 50% dei campioni analizzati aveva, oltre a pollo e vitello anche carni di maiale e pecora. Nel 9% dei casi, non è stato possibile identificare correttamente tutti gli ingredienti, addirittura sono state trovate tracce di polmoni, cuore, lingua, occhi e ossa.
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Valore nutrizionale
Dal punto di vista nutrizionale, un singolo panino, senza considerare salse e aggiunte varie, fornisce le calorie medie che si dovrebbero mangiare in un’intera giornata. Il contenuto in grassi saturi oscilla tra il 150 e il 350% del fabbisogno giornaliero.
E infine, il sale. Un kebab contiene il sale che dovrebbe essere consumato in 3 giorni.
Il nostro kebab è una pietanza valida dal punto di vista nutrizionale?
La risposta è NO. Gli ingredienti contenuti nel kebab nostrano (carne, patate fritte e salse) sono molto differenti dalla ricetta originaria e sono molto pesanti dal punto di vista nutrizionale, ricchissimi di sale, conservanti e grassi animali, poco indicati per la nostra salute.