Nello scorso articolo abbiamo cominciato a parlare dell’importanza di questi nutrienti per il benessere del nostro corpo. Per prima cosa, cominceremo a capire se effettivamente assumiamo abbastanza calcio e vitamina D, andando alla ricerca di quei segnali, a volte non facili da individuare, che il nostro corpo ci invia in caso di carenza.
Alcuni sintomi, che possono essere considerati dei veri e propri campanelli di allarme sono i seguenti.
- dolori muscolari e/o scheletrici
- scoliosi, cifosi o incurvamento degli arti
- fratture ossee
- senso di debolezza, ad esempio quando ci si alza da seduti
- stanchezza
- irritabilità
- insonnia
- secchezza cutanea
- fragilità a livello di unghie e capelli
- denti fragili o con frequenti carie
La carenza di calcio e vitamina D è molto più diffusa di quanto si possa credere. Infatti, dalla rivoluzione industriale in poi, si lavora e si sta meno all’aria aperta, lavorando e vivendo al chiuso e in città.
I bambini cittadini tendevano a soffrire di rachitismo, rispetto a quelli che vivevano in campagna, passando più tempo al sole; questa osservazione portò all’intuizione che nel nostro corpo c’è una sostanza che, attivata dall’esposizione al sole, favorisce la crescita sana e robusta delle ossa.
In particolare, gli abitanti dei paesi nordici, dove le ore di luce sono inferiori, o le donne di fede islamica, che indossano il burqa quando sono all’esterno della loro casa, sono particolarmente soggetti a questa carenza, se non compensata dall’assunzione di un opportuno integratore alimentare.
Il fabbisogno di questi nutrienti non è costante, bensì aumenta in precisi periodi della vita.
L’apporto dei due elementi non va sottovalutato a partire dall’infazia e, successivamente, dall’adolescenza. Dai primi mesi di vita, fino all’età dello sviluppo, quando raggiunge il culmine, il fabbisogno quotidiano è crescente. I bambini dai 4 ai 6 anni dovrebbero assumere almeno 1000mg di calcio al giorno, dai 7 ai 10 anni, 1100mg e fino ai 17 anni 1300mg/giorno.
Il fabbisogno quotidiano di vitamina D deve essere di almeno 400 UI, sia quella cutanea che quella assunta con l’alimentazione.
Nel prossimo articolo, parleremo del fabbisogno di calcio e vitamina D durante la gravidanza e durante l’allattamento, fai piuttosto delicate per il successivo benessere fisico del nascituro.