Mangiare il pesce porta degli indubbi benefici, ma può anche nascondere svariate insidie.
Il pesce è naturalmente ricco di acidi grassi essenziali come omega-3, di proteine e di diversi nutrienti.
Come tutti i cibi di origine animale, non ha fibre e forma acido e muco appiccicoso. Inoltre è importante conoscerne la provenienza: se di mare, fiume o lago ma soprattutto, se pulite o inquinate.
L’indicatore più evidente della freschezza di un pesce è l’olfatto; se l’odore di pesce è percepibile nettamente, esso è stato pescato da un bel po’ di tempo o si sta decomponendo.
I livelli di omega-3 più alti sono contenuti nelle seguenti specie:
- branzino
- salmone
- trota
- pesce spada
- tonno
Gli ultimi due potrebbero avere livelli alti di mercurio, ma è un’ipotesi e gli alti livelli di nutrienti contenuti compensano di gran lunga il rischio.
Da evitare accuratamente il pesce essiccato, usato spesso in zuppe e in diversi piatti asiatici, perchè la possibilità che contenga funghi e micotossine, sviluppatisi durante il processo di essiccazione, è estremamente alto.
Da evitare, inoltre, anche i crostacei. Questi ultimi sono saprofagi, ovvero si nutrono di rifiuti ma anche di feci di altri pesci e, di conseguenza, possono essere pieni di tossina.