Acidi urici alti? Scopriamo insieme come combatterli a tavola

uricemia

Elevati valori di acidi urici provocano infiammazione e gonfiore, soprattutto a livello di articolazioni. Spesso, si tende a sottovalutare l’effetto negativo causato da una dieta scorretta o poco bilanciata. In questo articolo, vedremo come è possibile migliorare la situazione, intervenendo, in maniera non invasiva, sul nostro menù quotidiano.

Eliminare i cibi ricchi di purine e contestualmente, aumentando i carboidrati, si può tornare a star bene, migliorando la diuresi e riducendo il rischio di gotta.

Perchè aumenta l’acido urico

I livelli di acido urico nel sangue, aumentano oltre i 7mg/dl per l’uomo e oltre i 6,5mg/dl per la donna, quando il nostro organismo non riesce a smaltire correttamente alcune sostanze (le purine).

Va comunque precisato che questo disturbo ha una componente legata alla genetica, ma una dieta ricca di scorie o l’assunzione di alcuni tipi di farmaco, oltre alla sedentarietà, può peggiorare o aggravare il problema.

Questo disturbo non va trascurato… innanzi tutto si deve migliorare il proprio stile di vita, praticando attività fisica e, inoltre, migliorando la propria alimentazione con delle scelte mirate.

L’iperuricemia può provocare gotta, quando si cronicizza, gonfiore articolare, ipertensione e problemi renali.

La dieta mirata

Una dieta equilibrata, in questo caso, deve essere in grado di fornire, con i pasti previsti, il 55% dei carboidrati (pane, pasta, riso, patate), il 20% del fabbisogno proteico (possibilmente con carne bianca, pesce magro, uova, tofu, ricotta o altri latticini) e il 25% di grassi buoni, come quelli contenuti nell’olio extravergine di oliva.

Le diete iperproteiche, viceversa, sono da evitare perchè rischiano di provocare un netto aumento dell’uricemia.

Alimenti da evitare

E’ importante evitare l’assunzione di alimenti ricchi di purine, che sono principalmente contenute nelle carni rosse, nei legumi, nei salumi, nei pesci grassi e nei frutti di mare.

Anche il fruttosio, utilizzato per dolcificare le bevande, è un “induttore” dell’iperuricemia, piuttosto sostenuto.

Infine, la birra. Essa ha un contenuto di purine decisamente superiore agli altri alcolici, ed è quindi da evitare anch’essa.

Parola d’ordine: dimagrire

Perdere peso è la prima cosa da fare, non solo per ridurre l’iperuricemia. Seguire una diete ipocalorica, con basso tenore di cibi ricchi di purine, è molto più efficace per ridurre questo disturbo.

E’ dimostrato scientificamente che le persone in sovrappeso hanno livelli di acidi urici più elevati rispetto agli altri.

Naturalmente, è importante, per prima cosa, il buon senso: digiuni o diete troppo drastiche posso addirittura peggiorare questo tipo di disturbo.

Alimenti okay

  • Pane bianco. Adatto a chi soffre di iperuricemia perchè privo di fibre e ricco di carboidrati. Utilizzare le varianti raffinate, di pasta o cereali, anzichè quelle integrali, insieme comunque alle verdure, per garantire un apporto di fibre, per un mese o due, può aiutare a ridurre il tenore di acidi urici nel sangue.
  • Carote. Questi ortaggi sono una fonte di antiossidanti, come il betacarotene, e di elementi alcalinizzanti in grado di favorire l’eliminazione di scorie, tossine e acido urico. Una porzione di 250gr a crudo, anche lessate o in padella, può essere utilizzata come contorno di pesce o carne bianca.
  • Ananas. Nonostante questo frutto contenga fruttosio, è comunque ricco di vitamina C, bromelina, che stimolano la diuresi,favorendo l’eliminazione di scorie, tossine e contrastando sovrappeso e cellulite. 50-80gr di ananas al giorno possono rappresentare la giusta quantità da consumare.
  • Rucola. Consumare 30-50gr di rucola, tutti i giorni prima di ogni pasto, condita con un pizzico di sale rosa dell’Himalaya e 2 cucchiaini di olio extravergine di oliva, oltre a saziare, riducendo il senso di fame, svolge una notevole azione disintossicante di reni e delle vie linfatiche.
  • Mele. 100gr di mela, a colazione o come spuntino di metà mattinata, è una toccasana, grazie allo scarso contenuto di zuccheri e al notevole contenuto di vitamina C e di acidi organici antiossidanti.

Le verdure di stagione

Le verdure e gli ortaggi di stagione, non devono mancare mai sulle nostre tavole. Infatti, favoriscono la diuresi, depurano il fegato, i reni, le vie linfatiche e l’intestino.

Inoltre, con i loro preziosi nutrienti, sono in grado di ridurre, oltre al già detto acido urico, anche elevati livelli di trigliceridi e colesterolo.

Il modo migliore per cuocerli è al vapore o in padella; in questo modo è possibile preservare la maggior parte dei nutrienti, delle vitamine e dei sali minerali.

Un altro modo è lessarli, utilizzando il liquido di cottura per altre preparazioni, come zuppe, minestre o risotti.

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Acidi urici alti? Scopriamo insieme come combatterli a tavola

di Marzia Di Stefano tempo di lettura: 3 min
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