Intolleranze al latte e derivati: la dieta a esclusione

latte e derivati

Cosa fare quando è diagnosticata una intolleranza al latte e i suoi derivati?

Ludwig Feuerbach: L’uomo è ciò che mangia


Nel 1862 Feuerbach disse questa frase famosissima, che riassume il rapporto tra l’uomo e il cibo… e ancor oggi questa intuizione è più attuale che mai. La prima cosa da fare, in caso di intolleranze, è di seguire una dieta priva di cibi contenenti lattosio.

Un regime alimentare privo di lattosio, in circa 4-6 settimane, potrà migliorare in maniera consistente la qualità della vita.

I principali alimenti contenenti lattosio, sono il latte vaccino e i suoi derivati, come formaggi, burro, gelati, panna e yogurt e il latte di capra, di pecora, di bufala, di asina e derivati.

Nelle prime settimane, si suggerisce di ridurre al minimo le fonti di lattosio, facendo particolare attenzione alle fonti “nascoste”, perché spesso questa sostanza è utilizzata come additivo nel prosciutto cotto, nelle salsicce e negli insaccati in genere, nei prodotti dolciari e da forno e nel puree pronto in polvere.

Inoltre, molti cibi precotti possono contenere tracce di lattosio. E’ importante fare attenzione all’etichetta nutrizionale del prodotto.

Anche farmaci in compresse e rimedi omeopatici, soprattutto quelli in granuli o globuli può essere presente il lattosio, così anche in alcuni vegetali, anche se in piccolissime quantità.

Latte e derivati possono essere sostituiti con cibi a base vegetale o di soia, in particolare:

  • latte di soia e derivati, come yogurt, tofu o budini
  • latte vegetale, come latte di mandorle, di riso o di miglio
  • crema di mandorle spalmabile, al posto del burro
  • biscotti senza latte vaccino
  • prosciutti e salumi artigianali, senza lattosio

La seguente tabella (non esaustiva), riporta il contenuto di lattosio, riferito a 100gr, di diversi alimenti.

alimentoquantità
di lattosio
latte di mucca, di capra, di bufala, di pecora4,1 – 4,7
latte in polvere>35
latte privo di lattosio UHT0,5
Yogurt3,1 – 3,3
Panna4,4
Burro4
Fiocchi di latte2,6
Cheddar0,23
Mozzarella, caprino, crescenza1,5 – 2
Ricotta fresca4
Taleggio, gorgonzola, fontina, provola, pecorino, parmigiano, grana0

Formaggi stagionati

Come si può evincere dalla tabella, il parmigiano e il grana non contengono lattosio perché sono formaggi stagionati, poverissimi per natura di lattosio, e quindi adatti a chi soffre di intolleranza.

Okay, quindi provola, parmigiano o grana.

Divieto per i formaggi molli, tranne la ricotta.

Rimedi naturali

Oltre alla dieta ad esclusione, per favorire la metabolizzazione del latte, per ridurre l’infiammazione dell’intestino, e per ripristinare la flora microbica locale, vengono in aiuto diversi rimedi naturali, omeopatici. Di seguito trovate quelli da utilizzare e in quali quantità.

Allium cepa (cipolla) e Allium sativum (aglio). Sono utili per ridurre o evitare coliche, dissenteria o emissioni di gas. Dose: 3 granuli alla 5CH 3 volte al giorno.

Calcium carbonicum. Utile per i disturbi digestivi conseguenti all’assunzione di latte. Dose: 3 granuli alla 30CH, una volta al giorno, riducendo la frequenza in base ai miglioramenti ottenuti.

Guaiacum. Ottimo per fenomeni di flatulenza e diarrea. Dose: 3 grani alla 7CH, 3 volta al giorno e ad ogni eventuale evento diarroico.

Carbo vegetabilis. Utile in caso di alitosi, gonfiore addominale, flatulenza e digestione difficoltosa. Dose: 3 granuli alla 5CH prima dei pasti principali.

Integratori specifici

Nei casi di intolleranza dovuti a carenza enzimatica, oppure nel caso in cui non fosse possibile eliminare gli alimenti contenenti lattosio (come, ad esempio, l’alimentazione dei lattanti), in commercio è disponibile un integratore in compresse contenente lattasi, che, ingerito contestualmente al cibo, con una sola compressa, consente la digestione fino a 5gr di lattosio, all’incirca la quantità contenuta in 100gr di latte o derivati.

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Intolleranze al latte e derivati: la dieta a esclusione

di Marzia Di Stefano tempo di lettura: 2 min
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