Arriva il Natale: i cibi da usare per pranzi e cenoni bruciagrassi

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Arrivano le vacanze natalizie e, con esse, le abbuffate pantagrueliche e i pranzi luculliani… I giorni di vacanza, insieme alle occasioni di convivialità e dello stare in famiglia, incoraggiano comportamenti non proprio salutari per la nostra linea e per il nostro organismo. E’ vero che diventa doveroso un ritorno dalla nutrizionista a gennaio, ma in questo articolo parleremo di come scegliere gli alimenti per pranzi e cenoni, evitando quelli maggiormente dannosi.

Abbiamo, in altre occasioni, parlato diffusamente che la corretta gestione del livello di glicemia nel sangue favorisce la prevenzione del sovrappeso e dell’accumulo di grasso addominale.

La chiave di volta è la conoscenza dei livelli di indice glicemico degli alimenti che si intende preparare. Utilizzando quello a medio e basso IG, è possibile preparare piatti appetitosi, adatti anche ai pranzi di fine anno, ma con caratteristiche salva-linea.

Non stiamo parlando di eliminare i carboidrati, sarebbe un errore clamoroso, infatti essi sono la fonte di energia primaria per il nutrimento di muscoli e cervello. Bisogna semplicemente conoscerli meglio e consumarli, senza abusarne, nelle giuste quantità.

Una pasta a base di farina di legumi, ha un IG inferiore a quella di grano, esattamente come la farina integrale ha un IG inferiore a quello della farina raffinata. Aggiungendo proteine e verdure, si riuscirà a ridurre in maniera consistente, il rischio di picchi glicemici dopo il pasto.

L’importanza di ridurre i picchi glicemici

Durante un picco glicemico succedono tante cose: il pancreas secerne più insulina per riportare la glicemia a valori normali; il cervello riceve l’impulso nervoso dell’aumentato quantitativo di insulina in circolo e rallenta il metabolismo, che favorisce l’immagazzinamento degli zuccheri come grasso, soprattutto nella fascia addominale.

In pratica, gli alimenti con alto indice glicemico, consumati abitualmente senza particolari accorgimenti, sono quelli che provocano l’aumento della pancetta, intesa come grasso addominale.

  • IG Alto (oltre 70): riso bianco, pane bianco, patate a pasta bianca senza buccia
  • IG Medio (compreso tra 59 e 69): mais dolce, banane, ananas crudo, uva passa e qualche tipo di gelato
  • IG Basso (meno di 55): carote crude, mela cruda, pompelmo, piselli, legumi, spaghetti integrali, quinoa, grano saraceno e riso basmati integrale.

Come ridurre l’indice glicemico degli alimenti

Innanzi tutto, è importantissimo scegliere i cibi adatti, abbinarli bene e in quantità ragionevole.

Mangiare la pasta, il riso, le patate e altri alimenti simili quando sono ancora molto caldi, contribuisce a fare assimilare più velocemente i nutrienti, facendo aumentare repentinamente la glicemia e, di conseguenza provocare picchi glicemici.

Cuocere la pasta al dente, lessandola e saltandola in padella, è una cosa da raccomandare perché sulla pasta si crea una crosticina che rallenta l’assorbimento degli zuccheri nel sangue, riducendo il rischio di picchi glicemici.

Infine, aggiungere aceto o succo di limone alle patate bollite, o nell’insalata di pasta o riso, consente di ridurre l’indice glicemico, in maniera semplice e comunque gustosa.

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Arriva il Natale: i cibi da usare per pranzi e cenoni bruciagrassi

di Marzia Di Stefano tempo di lettura: 2 min
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