Carboidrati, indice glicemico e insulina

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Carboidrati buoni e cattivi

I carboidrati non fanno male. Ma bisognerebbe evitare quelli raffinati e industriali, come i cereali della colazione, le caramelle, il pane, il riso bianco, le merendine, etc. In sintesi, i carboidrati altamente glicemici, che il corpo converte interamente in zuccheri.

Va comunque detto che non tutti i carboidrati poco glicemici sono salutari, come ad esempio, gelati, pasta, latte e cacao, etc.

Se proprio non potete fare a meno di mangiare carboidrati, almeno scegliete le varianti integrali, mangiandoli magari insieme a grassi salutari e proteine nobili, come uova, burro, avocado o pomodori, tacchino, formaggio, etc. Il suggerimento è di mangiare per prime le proteine che saranno “segnalate” al cervello, il quale, di conseguenza, manderà segnali per contenere naturalmente l’appetito.

Cosa è l’indice glicemico IG

L’indice glicemico è stato creato negli anni 80 da un team di ricercatori ed è un parametri che aiuta a controllare il diabete.

Esso, con una scala che va da 1 a 100, misura la velocità con cui i carboidrati sono convertiti in zucchero nel sangue. Il glucosio puro ha punteggio 100.
I carboidrati che vengono digeriti più rapidamente hanno un IG più alto rispetto a quelli digeriti più lentamente.
Questa conversione porta ad un innalzamento dell’insulina che ha, naturalmente, il ruolo primario di proteggere il cervello da un eccessiva quantità di zucchero.

Il corpo riconosce come zuccheri tutti i carboidrati, ma questi ultimi hanno diversa capacità di influire sui livelli di zucchero nel sangue. Utilizzando la scala da 1 a 100, i valori fino a 54 rappresentano un IG basso, da 55 a 70 medio, oltre i 70 alto.
Questo metodo misura solamente la quantità e non la qualità: ad esempio, il pane bianco ha un IG superiore alla cioccolata, oppure una singola caramella potrebbe alterare per ore la vostra insulina.

Cosa è l’insulina

Livelli elevati di insulina, possono essere estremamente dannosi per la salute e possono indurre resistenza all’insulina, diabete di tipo 2 e malattia cardiache.

L’insulina è un ormone che, quando è alta, influenza tutti gli altri ormoni e favorisce anche la formazione di riserve di grasso perchè apre gli adipociti.

Essa stimola i 30 miliardi di recettori del grasso che abbiamo nel corpo e deposita l’energia dei carboidrati direttamente al suo interno.

Questo è il meccanismo del corpo che serve a immagazzinare il grasso. Ad ogni pasto, il livello di zucchero aumenta. Per mantenere un corpo snello e sano bisogna mantenere stabili i livelli di insulina, quindi consumare carboidrati complessi con basso IG perchè inducono una minore produzione di insulina.

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di Marzia Di Stefano tempo di lettura: 2 min
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